Gianfranco Marrone
Presidente dell’associazione
Professore di prima fascia di Semiotica nei Corsi di laurea in Scienze della Comunicazione dell’Università di Palermo, dove insegna anche Semiotica e Teoria dell’innovazione presso il Corso di laurea in Design, è coordinatore del Dottorato di ricerca in Disegno industriale, arti figurative e applicate.
È inoltre docente di Semiotica della marca presso l’Università IULM di Milano. Ha tenuto corsi presso le Università di Bologna, Limoges (Francia), San Paolo (Brasile) e Yväskyla (Finlandia). Collabora al supplemento “Tuttolibri” de La Stampa.
Lavora attivamente nel campo della sociosemiotica, occupandosi specificamente di tematiche legate alla spazialità, ai media, alla politica, alla pubblicità, al giornalismo. In quest’ambito, svolge ricerche per enti pubblici e aziende private.
È interessato al rapporto tra semiotica ed estetica, soprattutto per quel che riguarda il nesso fra senso, corporeità e socialità. Si interessa di comunicazione, estetica e teoria letteraria dal punto di vista della filosofia del linguaggio e della teoria della significazione. Ha lavorato sullo statuto semiotico delle forme letterarie, occupandosi del problema teorico del personaggio, e analizzando alcuni testi di scrittori italiani quali Brancati, Bufalino, Consolo, Eco, Sciascia e Tomasi di Lampedusa.
Tra i suoi scritti:
Sei autori in cerca del personaggio, Torino, Centro scientifico editore, 1986;
Stupidità e scrittura, Palermo, Flaccovio, 1990;
Il sistema di Barthes, Milano, Bompiani, 1994 (II edizione 2003);
Il dicibile e l’indicibile, Palermo, L’epos 1995;
Estetica del telegiornale, Roma, Meltemi, 1998 (II edizione 1999);
C’era una volta il telefonino, Roma, Meltemi, 1999 (II edizione 2004);
Le corps de la nouvelle, Limoges, Pulim 2000;
Corpi sociali, Torino, Einaudi, 2001 (II edizione 2002);
Montalbano, Roma, Nuova ERI (Vqpt) 2003;
La Cura Ludovico, Torino, Einaudi, 2005 (trad. francese 2006).
Il discorso di marca, Roma-Bari, Laterza 2007,
L’invenzione del testo, 2010.
Ha introdotto e tradotto in lingua italiana diverse opere di Roland Barthes e Algirdas J. Greimas.