Manar Hammad incontra la cittadinanza
in occasione della “Giornata della pace”
Questo incontro ha portato lo spirito della ricerca al cuore della città di Palermo. Il quattro ottobre del 2008, data simbolica in quanto dedicata alla pace e alla convivenza fra i popoli, Manar Hammad, illustre semiologo siriano, ha, infatti, tenuto un dialogo con la cittadinanza sul problema dello spazio nel dialogo fra culture diverse, presso la sede storica del consiglio comunale della città.
L’incontro, organizzato da Francesco Mangiapane e coordinato da Gianfranco Marrone e Roberto Mazzarella, ha richiamato molti cittadini immigrati dalle più diverse latitudini che, guidati dal professore, sono stati invitati a raccontare la loro “esperienza spaziale” della città, riflettendo sui dettagli significativi che fanno la differenza nell’accogliere o respingere lo straniero. Ciò nella consapevolezza che ogni cultura si costruisce anche attraverso un modo specifico di vivere lo spazio, tramandato dei secoli e per certi versi irriducibile.
Le moderne metropoli conservano un grande potere, quello di agire sull’articolazione dei propri spazi, aprendoli o chiudendoli, regolandone l’accessibilità e i ritmi, inglobandoli o al contrario espellendoli dal proprio corpo. Questi interventi vengono rimodulati dalle pratiche dei passanti, i quali con il loro semplice passare inverano, realizzano la città, in una vera e propria negoziazione del senso urbano. La differenza fra una città accogliente e una, invece, chiusa in se stessa, allora, passa per queste micronegoziazioni.
Ecco il senso profondo dell’incontro: mettere al corrente, aprire un dibattito, rivelare il potere trasformativo della vita quotidiana in città, proponendo opportunità nuove di convivenza.